Rimini | Commercialista intasca i soldi del fallimento, denunciata
Nel 1997 il tribunale fallimentare di Rimini le aveva affidato il fallimento di una società immobiliare, incarico che dopo 17 anni ancora non ha portato a termine. Tante le scuse accampate, e ad aiutare la professionista che in realtà intascava i soldi dei fallimenti, anche il fatto che nella vicenda affidatale si sono nel corso degli anni avvicendati tre giudici. Questa mattina i carabinieri hanno perquisito lo studio e l'appartamento della donna, in centro storico a Rimini, per acquisire la documentazione sul caso. Alla commercialista hanno consegnare un avviso di garanzia dove viene ipotizzato il reato di peculato.
A mettere la pulce nell'orecchio della procura è stato l'ultimo giudice che ha seguito il caso. Spulciando tra le vecchie pratiche, il magistrato si è accorto non solo che quel fallimento non era mai stato portato a termine, ma anche una serie di incongruenze nel fascicolo. Le indagini, affidate al nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri, hanno permesso di scoprire che la donna ha a suo tempo aperto un conto corrente dove sono confluiti tutti i soldi del fallimento. Sullo stesso conto si sono verificate operazioni di prelievo mai autorizzate dal giudice fallimentare e riconducibili alla professionista. In particolare, dal conto, pare siano spariti nel nulla 110mila euro.
Si tratta del terzo consulente del tribunale di Rimini a finire nel mirino di un'inchiesta. Nei mesi scorsi stessa sorte è toccata al commercialista che si è appropriato dei beni delle società fallite che doveva amministrare e all'avvocatessa che ha ripulito i conti correnti delle persone, in situazioni di difficoltà, che avrebbe dovuto tutelare.